sabato 13 giugno 2020

Sintesi finale STEP 24

Il caso è un avvenimento fortuito e imprevisto, la sua etimologia deriva da latino casus -us, che ci indica l'avvenimento improvviso di qualcosa, caduta improvvisa. Anche nelle altre lingue il significato è molto simile, infatti l'etimologia per le lingue francese (hasard) e spagnola (azar) è la stessa: dall'arabo az-zahr, che indica il gioco dei dadi.
Esplorando l'origine del termine possiamo notare come il termine caso viene espresso in greco dalla parola τύχη (tiche) che esprime non solo il concetto di casualità, ma anche di inevitabilità.
Il concetto di tiche lo troviamo esplorando anche la mitologia attorno alla parola caso, infatti Tiche (a Roma chiamata Fortuna) era in Grecia la dea della Fortuna, generata dall'unione di Tethys e Oceano.
Per quanto riguarda la mitologia, la casualità viene esplorata ampiamente anche nei dialoghi di Platone, nel decimo libro de "La Repubblica", attraverso il mito di Er.
Dal punto di vista artistico molte sono state le rappresentazioni del concetto di casualità.
Sul grande schermo Woody Allen con la sua filosofia e Krzysztof Kieślowski con il suo film "Destino cieco" rappresentano appieno questo principio.
In letteratura viene affrontato da Boccaccio con il Decameron e Leopardi con i passi 2603 e 2604 dello Zibaldone, in poesia dalla poetessa polacca Wislawa Szymborska con la poesia "Ogni caso".
Nelle arti figurative il caso potrebbe apparentemente essere ritrovato nei tagli sulle tele di Lucio Fontana, nonostante ciò abbiamo visto come dietro quei tagli ci sia uno studio di luci, ombre ed emozioni.
Abbiamo affrontato il concetto di caso più volte dal punto di vista filosofico, abbiamo visto come muta la sua valenza dalla filosofia medievale, con Leibniz, Bousset e Hume, alla filosofia contemporanea, con filosofi come Murray Gell-Mann e Ilya Prigogine. Abbiamo inoltre visto come casualità e utopia sono concetti che non potranno mai incontrarsi.
Abbiamo inoltre constatato che è un concetto più che attuale per i giorni nostri, lo possiamo ritrovare nelle pubblicità dei giochi d'azzardo, nella nuova corrente del politically correct (eticamente giusta o meno), ma soprattutto l'abbiamo ritrovato nel pieno della pandemia globale che ci ha colpito negli ultimi mesi. La genesi di questo virus (Covid-19) è infatti ancora oggi incerta, potrebbe essere nato a come conseguenza della poca igiene dei mercati di animali asiatici, così come può essersi generato da fattori casuali.
Come prevenzione alla diffusione del virus, nella attuale Fase 3, è stata rilasciata un'app per dispositivi mobile denominata "Immuni", che assegna dei codici casuali agli utenti (per conservare la privacy) e scambia dati con gli altri telefoni attraverso il Bluetooth. In poche parole l'applicativo ti invia una notifica quando si entra in contatto con qualche "possibile positivo" al virus.
È estremamente attuale anche il pensiero del Club di Roma, associazione mondiale di scienziati, economisti e politici, che con il suo trattato "Rapporto sui limiti dello sviluppo" analizza vari scenari di crisi planetarie.
Dal punto di vista ingegneristico abbiamo trattato i casi d'uso, dei software che garantiscono la riuscita di un software di qualità.
Io stesso mi sono messo in gioco per rappresentare il concetto di caso, creando un disegno e un'ipotetica serie TV di tre episodi.
Tutto ciò ci è stato utile per sviluppare un abbecedario e una mappa concettuale che possano illustrare al meglio il principio di casualità.

mercoledì 10 giugno 2020

Mappa concettuale STEP 23


Incontri casuali SERIE TV STEP 22



PRIMA PUNTATA: Il treno

È un lunedì di ottobre, Giorgio dopo una giornata passata a scuola si reca verso la stazione per prendere il treno per tornare a casa. Giorgio è un ragazzo timido, nato ai bordi di periferia e con pochi amici. Sul tragitto vede da lontano Paola, sua coetanea e compaesana, socievole e molto simpatica. I due sono praticamente agli antipodi.
Giorgio non conoscendola ed essendo molto introverso la ignora e prosegue per la sua strada.
Una volta arrivato stazione, Giorgio è in procinto di andare verso la macchinetta automatica per fare il biglietto, quando vede con la coda dell'occhio che Paola è stata presa di mira da Oronzo, il "bulletto della zona”. A quel punto interviene Giorgio, che caccia il bullo e si assicura che Paola stia bene. Insieme salgono sul treno regionale e iniziano a conoscersi, dando vita a una lunga e duratura amicizia.

SECONDA PUNTATA: L’isola

Marco e suoi compagni viaggiano su un traghetto in partenza da Bari verso un’isola greca, stanno facendo il tanto sognato viaggio di maturità. Una volta arrivati sull’isola si sistemano negli alberghi e, arrivata sera, decidono di uscire per andare a mangiare qualcosa e andare successivamente in discoteca, punto d’incontro per tutti i giovani dell’isola. Lì Marco conosce Giulia, una ragazza del nord Italia, anche lei in viaggio con le sue amiche. I due iniziano a parlare e corteggiarsi, escono dalla discoteca e passano tutta la serata insieme camminando sul lungomare dell’isola. A fine serata lui la accompagna all’albergo dove la ragazza pernotta e riesce solo allora a “rubarle” un bacio, i due si lasciano con la promessa di rincontrarsi il giorno dopo.
Il mattino seguente Marco torna in quell’albergo, ma la ragazza e le sue amiche non ci sono più, sono ripartite in Italia. A Marco non rimane quindi che il ricordo di una sola sera passata con Giulia.

TERZA PUNTATA: New York

Monica è una ragazza canadese che vive e lavora a New York. Una sera va in un bar con le sue amiche e conosce Jack, ragazzo newyorchese che mostra sin da subito interesse nei suoi confronti e le chiede subito di uscire. La serata fila per il verso giusto fin quando Jack non commette l’errore di rivelare che la ama già. Messosi in ridicolo già al primo appuntamento, Jack decide di non volerla più vedere. Nonostante ciò Jack la rincontra per caso nello stesso bar la sera seguente e le chiede scusa per quanto successo la sera prima. Da lì iniziano a conoscersi meglio e lui inizia e presentarle i suoi amici. Da quel momento quel bar diventerà punto di quotidiano incontro per la combriccola di amici.

L'etica nella casualità STEP 21

Etica: parte della filosofia che si occupa del problema morale, cioè del comportamento dell’uomo in relazione ai mezzi, ai fini e ai moventi: etica edonistica, utilitaristica.

Negli ultimi anni in rete, così come in televisione, è nato un nuovo movimento di stampo perbenista, pronto a giudicare tutto e tutti.
L'espressione correttezza politica designa una linea di opinione e un atteggiamento sociale di estrema attenzione al rispetto generale, soprattutto nel rifuggire l'offesa verso determinate categorie di persone. Qualsiasi idea o condotta in deroga più o meno aperta a tale indirizzo appare quindi, per contro, politicamente scorretta.
L'opinione, comunque espressa, che voglia aspirare alla correttezza politica dovrà perciò apparire chiaramente libera, nella forma e nella sostanza, da ogni tipo di pregiudizio razziale, etnico, religioso, di genere, di età, di orientamento sessuale, o relativo a disabilità fisiche o psichiche della persona.

Tutto ciò "uccide" la comicità e la satira, poiché un uomo di carnagione chiara (e magari etero) non può più scherzare e fare battute su un certo tipo di tematiche, quali possono essere l'immigrazione o l'omosessualità, e viceversa. La satira si basa proprio su questo, la battutina o lo sfottò su un certo aspetto (fisico o caratteriale) di una determinata persona. 

Tutto ciò svanisce invece quando a scherzare su certi temi è la stessa persona che viene derisa (per esempio un afroamericano che scherza sulle persone di colore).

Eticamente è quindi giusto proibire, ad una persona nata casualmente in un contesto, scherzare su persone provenienti da contesti e culture differenti?

Zibaldone e casualità STEP 20

In questo estratto dello Zibaldone di Giacomo Leopardi, l'autore commenta e discute della casualità delle scoperte dell'uomo. Riporta infatti come esempio l'invenzione del vetro, senza il quale non avremmo mai potuto costruire un telescopio e quindi scoprire i numerosi satelliti orbitanti attorno al pianeta Giove.


"[2603]Ora quanta parte abbia l’uso del vetro nell’uso della vita e delle comodità civili, com’esso appartenga al numero dei generi necessari, come abbia servito alle scienze, quante immense e infinite scoperte si sieno fatte in ogni genere per mezzo de’ vetri ridotti a lenti ec. ec. ec., quanto debbano al vetro l’astronomia, la notomia, la nautica (tanto giovata e promossa dalla scoperta dei satelliti di Giove fatta col telescopio ec.), tutte queste cose mi basta accennarle. Ma le accenno affinché si veda che quando anche le successive scoperte, perfezionamenti ec. fatti, acquistati ec. intorno al vetro o per mezzo del vetro ec., non sieno stati casuali ma pensati (sebbene l’invenzione dell’occhiale e del cannocchiale si dice che fosse a caso); contuttociò si debbono [2604] tutti, esattamente parlando, riconoscere per casuali, essendo casuale la loro origine, cioè l’invenzione del vetro, senza la quale niente del sopraddetto avrebbe avuto luogo. E però tutta quella parte, non piccola, del sapere, dei comodi, della civiltà umana che ha dipendenza e principio ec. dall’invenzione del vetro, e che senza questa non si sarebbe conseguita, è realmente casuale, e per puro caso acquistata."

La casualità può essere trovata nel concetto di utopia? STEP 19



L’utopia è progetto. La profezia imprevedibilità e casualità. L’una nega l’altra. In un conflitto irriducibile. Cosa resta della politica moderna quando cessa la sua lotta con la profezia.

Il profeta è essenzialmente antiutopico. Cos’è l’utopia? È prefigurazione, perciò si accompagna inestricabilmente alla forma dello Stato moderno, al pensiero politico moderno e contemporaneo, quindi ha una funzione positiva.

L’essenza dell’utopia è il nostro futuro passato, fare del futuro una figura del passato, averlo qui e ora, scontarlo, riuscire a calcolarlo con i mezzi razionali, di calcolo tecnico-scientifici che attualmente possediamo. Questa è la quintessenza della utopia.

In questo senso la profezia è l’assoluta negazione dell’utopia; non si possono confondere in nessun modo. La profezia salva l’imprevedibilità, è l’opposto del pre-vedere, è la testimonianza dell’imprevedibile. Per il profeta è massima idolatria che un politico, qualunque esso sia, possa pretendere di pre-figurare il futuro. (mosaicodipace)




I concetti di utopia e casualità viaggiano quindi su due linee rette che non potranno mai incontrarsi.

martedì 9 giugno 2020

Filosofia contemporanea STEP 18


6 - Ilya Prigogine (Premio Nobel 1977 per la chimica) - Bioriposo ...Ilya Prigogine

Il fisico-chimico Ilya Prigogine (1917–2003), premio Nobel per la chimica nel 1977, che ha studiato a lungo i processi complessi negli stati di disequilibrio vedendovi strutture dissipative, avanza la teoria che il caso operando nel disequilibrio crei il nuovo mentre la necessità opera a valle fissando le novità. Egli afferma:

«I processi di autorganizzazione in condizioni di lontananza dall’equilibrio corrispondono a un delicato gioco tra caso e necessità. Ci aspettiamo che, in prossimità di una biforcazione, gli elementi casuali giochino un ruolo importante, mentre tra due biforcazioni siano gli aspetti deterministici a diventare dominanti.»

Murray Gell-Mann, Who Peered at Particles and Saw the Universe ...Murray Gell-Mann

Nell'ambito della fisica subatomica Murray Gell-Mann (1929), lo scopritore dei quark e Premio Nobel per la fisica nel 1969,osserva che:
«Se non siamo in grado di fare previsioni sul comportamento di un nucleo atomico, immaginiamo quanto più fondamentalmente imprevedibile sia il comportamento dell’intero universo, anche disponendo della teoria unificata delle particelle elementari e conoscendo la condizione iniziale dell’universo stesso. Al disopra e al di là di quei principi presumibilmente semplici, ogni storia alternativa dell’universo dipende dai risultati di un numero inconcepibilmente grande di eventi accidentali.»
(Wikipedia)