sabato 13 giugno 2020

Sintesi finale STEP 24

Il caso è un avvenimento fortuito e imprevisto, la sua etimologia deriva da latino casus -us, che ci indica l'avvenimento improvviso di qualcosa, caduta improvvisa. Anche nelle altre lingue il significato è molto simile, infatti l'etimologia per le lingue francese (hasard) e spagnola (azar) è la stessa: dall'arabo az-zahr, che indica il gioco dei dadi.
Esplorando l'origine del termine possiamo notare come il termine caso viene espresso in greco dalla parola τύχη (tiche) che esprime non solo il concetto di casualità, ma anche di inevitabilità.
Il concetto di tiche lo troviamo esplorando anche la mitologia attorno alla parola caso, infatti Tiche (a Roma chiamata Fortuna) era in Grecia la dea della Fortuna, generata dall'unione di Tethys e Oceano.
Per quanto riguarda la mitologia, la casualità viene esplorata ampiamente anche nei dialoghi di Platone, nel decimo libro de "La Repubblica", attraverso il mito di Er.
Dal punto di vista artistico molte sono state le rappresentazioni del concetto di casualità.
Sul grande schermo Woody Allen con la sua filosofia e Krzysztof Kieślowski con il suo film "Destino cieco" rappresentano appieno questo principio.
In letteratura viene affrontato da Boccaccio con il Decameron e Leopardi con i passi 2603 e 2604 dello Zibaldone, in poesia dalla poetessa polacca Wislawa Szymborska con la poesia "Ogni caso".
Nelle arti figurative il caso potrebbe apparentemente essere ritrovato nei tagli sulle tele di Lucio Fontana, nonostante ciò abbiamo visto come dietro quei tagli ci sia uno studio di luci, ombre ed emozioni.
Abbiamo affrontato il concetto di caso più volte dal punto di vista filosofico, abbiamo visto come muta la sua valenza dalla filosofia medievale, con Leibniz, Bousset e Hume, alla filosofia contemporanea, con filosofi come Murray Gell-Mann e Ilya Prigogine. Abbiamo inoltre visto come casualità e utopia sono concetti che non potranno mai incontrarsi.
Abbiamo inoltre constatato che è un concetto più che attuale per i giorni nostri, lo possiamo ritrovare nelle pubblicità dei giochi d'azzardo, nella nuova corrente del politically correct (eticamente giusta o meno), ma soprattutto l'abbiamo ritrovato nel pieno della pandemia globale che ci ha colpito negli ultimi mesi. La genesi di questo virus (Covid-19) è infatti ancora oggi incerta, potrebbe essere nato a come conseguenza della poca igiene dei mercati di animali asiatici, così come può essersi generato da fattori casuali.
Come prevenzione alla diffusione del virus, nella attuale Fase 3, è stata rilasciata un'app per dispositivi mobile denominata "Immuni", che assegna dei codici casuali agli utenti (per conservare la privacy) e scambia dati con gli altri telefoni attraverso il Bluetooth. In poche parole l'applicativo ti invia una notifica quando si entra in contatto con qualche "possibile positivo" al virus.
È estremamente attuale anche il pensiero del Club di Roma, associazione mondiale di scienziati, economisti e politici, che con il suo trattato "Rapporto sui limiti dello sviluppo" analizza vari scenari di crisi planetarie.
Dal punto di vista ingegneristico abbiamo trattato i casi d'uso, dei software che garantiscono la riuscita di un software di qualità.
Io stesso mi sono messo in gioco per rappresentare il concetto di caso, creando un disegno e un'ipotetica serie TV di tre episodi.
Tutto ciò ci è stato utile per sviluppare un abbecedario e una mappa concettuale che possano illustrare al meglio il principio di casualità.

mercoledì 10 giugno 2020

Mappa concettuale STEP 23


Incontri casuali SERIE TV STEP 22



PRIMA PUNTATA: Il treno

È un lunedì di ottobre, Giorgio dopo una giornata passata a scuola si reca verso la stazione per prendere il treno per tornare a casa. Giorgio è un ragazzo timido, nato ai bordi di periferia e con pochi amici. Sul tragitto vede da lontano Paola, sua coetanea e compaesana, socievole e molto simpatica. I due sono praticamente agli antipodi.
Giorgio non conoscendola ed essendo molto introverso la ignora e prosegue per la sua strada.
Una volta arrivato stazione, Giorgio è in procinto di andare verso la macchinetta automatica per fare il biglietto, quando vede con la coda dell'occhio che Paola è stata presa di mira da Oronzo, il "bulletto della zona”. A quel punto interviene Giorgio, che caccia il bullo e si assicura che Paola stia bene. Insieme salgono sul treno regionale e iniziano a conoscersi, dando vita a una lunga e duratura amicizia.

SECONDA PUNTATA: L’isola

Marco e suoi compagni viaggiano su un traghetto in partenza da Bari verso un’isola greca, stanno facendo il tanto sognato viaggio di maturità. Una volta arrivati sull’isola si sistemano negli alberghi e, arrivata sera, decidono di uscire per andare a mangiare qualcosa e andare successivamente in discoteca, punto d’incontro per tutti i giovani dell’isola. Lì Marco conosce Giulia, una ragazza del nord Italia, anche lei in viaggio con le sue amiche. I due iniziano a parlare e corteggiarsi, escono dalla discoteca e passano tutta la serata insieme camminando sul lungomare dell’isola. A fine serata lui la accompagna all’albergo dove la ragazza pernotta e riesce solo allora a “rubarle” un bacio, i due si lasciano con la promessa di rincontrarsi il giorno dopo.
Il mattino seguente Marco torna in quell’albergo, ma la ragazza e le sue amiche non ci sono più, sono ripartite in Italia. A Marco non rimane quindi che il ricordo di una sola sera passata con Giulia.

TERZA PUNTATA: New York

Monica è una ragazza canadese che vive e lavora a New York. Una sera va in un bar con le sue amiche e conosce Jack, ragazzo newyorchese che mostra sin da subito interesse nei suoi confronti e le chiede subito di uscire. La serata fila per il verso giusto fin quando Jack non commette l’errore di rivelare che la ama già. Messosi in ridicolo già al primo appuntamento, Jack decide di non volerla più vedere. Nonostante ciò Jack la rincontra per caso nello stesso bar la sera seguente e le chiede scusa per quanto successo la sera prima. Da lì iniziano a conoscersi meglio e lui inizia e presentarle i suoi amici. Da quel momento quel bar diventerà punto di quotidiano incontro per la combriccola di amici.

L'etica nella casualità STEP 21

Etica: parte della filosofia che si occupa del problema morale, cioè del comportamento dell’uomo in relazione ai mezzi, ai fini e ai moventi: etica edonistica, utilitaristica.

Negli ultimi anni in rete, così come in televisione, è nato un nuovo movimento di stampo perbenista, pronto a giudicare tutto e tutti.
L'espressione correttezza politica designa una linea di opinione e un atteggiamento sociale di estrema attenzione al rispetto generale, soprattutto nel rifuggire l'offesa verso determinate categorie di persone. Qualsiasi idea o condotta in deroga più o meno aperta a tale indirizzo appare quindi, per contro, politicamente scorretta.
L'opinione, comunque espressa, che voglia aspirare alla correttezza politica dovrà perciò apparire chiaramente libera, nella forma e nella sostanza, da ogni tipo di pregiudizio razziale, etnico, religioso, di genere, di età, di orientamento sessuale, o relativo a disabilità fisiche o psichiche della persona.

Tutto ciò "uccide" la comicità e la satira, poiché un uomo di carnagione chiara (e magari etero) non può più scherzare e fare battute su un certo tipo di tematiche, quali possono essere l'immigrazione o l'omosessualità, e viceversa. La satira si basa proprio su questo, la battutina o lo sfottò su un certo aspetto (fisico o caratteriale) di una determinata persona. 

Tutto ciò svanisce invece quando a scherzare su certi temi è la stessa persona che viene derisa (per esempio un afroamericano che scherza sulle persone di colore).

Eticamente è quindi giusto proibire, ad una persona nata casualmente in un contesto, scherzare su persone provenienti da contesti e culture differenti?

Zibaldone e casualità STEP 20

In questo estratto dello Zibaldone di Giacomo Leopardi, l'autore commenta e discute della casualità delle scoperte dell'uomo. Riporta infatti come esempio l'invenzione del vetro, senza il quale non avremmo mai potuto costruire un telescopio e quindi scoprire i numerosi satelliti orbitanti attorno al pianeta Giove.


"[2603]Ora quanta parte abbia l’uso del vetro nell’uso della vita e delle comodità civili, com’esso appartenga al numero dei generi necessari, come abbia servito alle scienze, quante immense e infinite scoperte si sieno fatte in ogni genere per mezzo de’ vetri ridotti a lenti ec. ec. ec., quanto debbano al vetro l’astronomia, la notomia, la nautica (tanto giovata e promossa dalla scoperta dei satelliti di Giove fatta col telescopio ec.), tutte queste cose mi basta accennarle. Ma le accenno affinché si veda che quando anche le successive scoperte, perfezionamenti ec. fatti, acquistati ec. intorno al vetro o per mezzo del vetro ec., non sieno stati casuali ma pensati (sebbene l’invenzione dell’occhiale e del cannocchiale si dice che fosse a caso); contuttociò si debbono [2604] tutti, esattamente parlando, riconoscere per casuali, essendo casuale la loro origine, cioè l’invenzione del vetro, senza la quale niente del sopraddetto avrebbe avuto luogo. E però tutta quella parte, non piccola, del sapere, dei comodi, della civiltà umana che ha dipendenza e principio ec. dall’invenzione del vetro, e che senza questa non si sarebbe conseguita, è realmente casuale, e per puro caso acquistata."

La casualità può essere trovata nel concetto di utopia? STEP 19



L’utopia è progetto. La profezia imprevedibilità e casualità. L’una nega l’altra. In un conflitto irriducibile. Cosa resta della politica moderna quando cessa la sua lotta con la profezia.

Il profeta è essenzialmente antiutopico. Cos’è l’utopia? È prefigurazione, perciò si accompagna inestricabilmente alla forma dello Stato moderno, al pensiero politico moderno e contemporaneo, quindi ha una funzione positiva.

L’essenza dell’utopia è il nostro futuro passato, fare del futuro una figura del passato, averlo qui e ora, scontarlo, riuscire a calcolarlo con i mezzi razionali, di calcolo tecnico-scientifici che attualmente possediamo. Questa è la quintessenza della utopia.

In questo senso la profezia è l’assoluta negazione dell’utopia; non si possono confondere in nessun modo. La profezia salva l’imprevedibilità, è l’opposto del pre-vedere, è la testimonianza dell’imprevedibile. Per il profeta è massima idolatria che un politico, qualunque esso sia, possa pretendere di pre-figurare il futuro. (mosaicodipace)




I concetti di utopia e casualità viaggiano quindi su due linee rette che non potranno mai incontrarsi.

martedì 9 giugno 2020

Filosofia contemporanea STEP 18


6 - Ilya Prigogine (Premio Nobel 1977 per la chimica) - Bioriposo ...Ilya Prigogine

Il fisico-chimico Ilya Prigogine (1917–2003), premio Nobel per la chimica nel 1977, che ha studiato a lungo i processi complessi negli stati di disequilibrio vedendovi strutture dissipative, avanza la teoria che il caso operando nel disequilibrio crei il nuovo mentre la necessità opera a valle fissando le novità. Egli afferma:

«I processi di autorganizzazione in condizioni di lontananza dall’equilibrio corrispondono a un delicato gioco tra caso e necessità. Ci aspettiamo che, in prossimità di una biforcazione, gli elementi casuali giochino un ruolo importante, mentre tra due biforcazioni siano gli aspetti deterministici a diventare dominanti.»

Murray Gell-Mann, Who Peered at Particles and Saw the Universe ...Murray Gell-Mann

Nell'ambito della fisica subatomica Murray Gell-Mann (1929), lo scopritore dei quark e Premio Nobel per la fisica nel 1969,osserva che:
«Se non siamo in grado di fare previsioni sul comportamento di un nucleo atomico, immaginiamo quanto più fondamentalmente imprevedibile sia il comportamento dell’intero universo, anche disponendo della teoria unificata delle particelle elementari e conoscendo la condizione iniziale dell’universo stesso. Al disopra e al di là di quei principi presumibilmente semplici, ogni storia alternativa dell’universo dipende dai risultati di un numero inconcepibilmente grande di eventi accidentali.»
(Wikipedia)

Un abbecedario per la parola caso STEP 17

A. Aleatorio
B. Bossuet
C. Casualità
D. Destino
E. Evento
F. Fortuito
G. Gioco
H. Hume
I. Imprevedibilità
L. Leibniz
M. Marginale
N. Natura
O. Occasione
P. Probabilità
Q. Questione
R. Riproduzione
S. Sorte
T. Tiche
U. Universo
V. Ventura
Z. Zeno Cosini

Woody Allen STEP 16

Woody Allen ha ottenuto la parte in un film grazie... Al suo barbiere!

Woody Allen è un regista, sceneggiatore, attore, comico, scrittore e commediografo statunitense, tra i principali e più celebri umoristi dell'epoca contemporanea, grazie all'intensa produzione cinematografica (con una media di quasi un film all'anno), ai testi comici e alle gag che ha iniziato a comporre già in età adolescenziale.

Il profondo interesse di Allen verso la filosofia è risultato essenziale per il suo lavoro, ispirandolo ad usare numerosi libri seri sull’argomento nei suoi film: “non credo di aver scritto o portato in scena alcunché di originale dal punto di vista filosofico. Sono soltanto il semplice prodotto dei filosofi che ho avuto modo di leggere. Penso che la maggior parte della gente possa affermare che ci siano temi filosofici coerenti in quasi tutti i film che ho realizzato nel corso degli anni. Ma queste sono solo frutto delle mie ossessioni, incentrate su problemi a cui la maggior parte degli uomini pensa da sempre.

In Irrational Man, il protagonista Abe è un Professore di Filosofia in piena crisi esistenziale che, ad un certo punto, pensa alla totale inutilità della sua vita e delle sue azioni. Su questo il regista spiega: “Come dice la mamma di Jill nel film, il lavoro di Abe è solo un esercizio stilistico; non c’è sostanza in quello che fa. È molto bravo con le parole, discute brillantemente e con competenza di argomenti interessanti, ma che se sviscerati in profondità non reggono”. Ed ecco che arriviamo ad un grande tema del cinema alleniano: la mancanza del senso dell’esistenza.

Ed è proprio la casualità il punto centrale di Irrational Man, uno dei suoi ultimi film. Il film si affida ad una serie di fatti accidentali che hanno conseguenze sulla vita e sulla morte. Questa storia illustra una delle più radicate convinzioni filosofiche di Woody Allen: “credo molto nella casualità senza senso dell’esistenza – osserva – lo avevo già predicato in Match Point e qui Abe fa lo stesso nella sua classe”. La nostra esistenza è “solo una cosa senza poesia o ragione d’essere. Tutti noi viviamo soggetti ad una fragile contingenza di vita. Sapete, serve soltanto una svolta sbagliata per strada …”


Club di Roma STEP 15



Il Club di Roma è una associazione non governativa, non-profit, di scienziati,
club di roma – FUTURIeconomisti, uomini d'affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di Stato di tutti e cinque i continenti.

Conquistò l'attenzione dell'opinione pubblica con il suo Rapporto sui limiti dello sviluppo, meglio noto come Rapporto Meadows, pubblicato nel 1972, il quale prediceva che la crescita economica non potesse continuare indefinitamente a causa della limitata disponibilità di risorse naturali, specialmente petrolio, e della limitata capacità di assorbimento degli inquinanti da parte del pianeta

In estrema sintesi, le conclusioni del rapporto sono:
1.  Se l'attuale tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della           produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo         su questo pianeta saranno raggiunti in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni. Il             risultato più probabile sarà un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione e della             capacità industriale.
2.  È possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed           economica, sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale dovrebbe essere           progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano soddisfatte, e ciascuno           abbia uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.

Questo rapporto analizza 10 scenari differenti con conseguenti crisi planetarie, per esempio la crisi delle risorse rinnovabili o la crisi da erosione.
Il caso è tema centrale di questo "trattato" poiché tuttora potremmo trovarci casualmente di fronte ad uno dei tanti scenari descritti andando incontro verso una fine certa.
(Wikipedia)

App Immuni, un codice casuale per garantire l'anonimato STEP 14


Immuni è arrivata da poco più di 24 ore e, nonostante lo scetticismo iniziale, l’app di social tracing scelta dal Governo italiano sembra aver convinto gli italiani. Secondo le cifre rilasciate dal Ministro all’Innovazione Paola Pisano, nel primo giorno Immuni è stata scaricata oltre 500 mila volte, segno che il numero di persone che vorrebbero testarla è elavato.

Dopo averla scaricata sullo smartphone , Immuni mostra all’utente diverse schermate necessarie per acquisire le autorizzazioni per “utilizzare” le componenti del dispositivo e informare l’utente sul funzionamento e sulla gestione dei dati. Per funzionare, Immuni richiede che l’utente lasci sempre attivo il Bluetooth e il GPS del dispositivo.

Il Bluetooth è, però, la vera chiave del funzionamento del social tracing. Grazie alla connettività a breve raggio, infatti, due persone che vengono a contatto (a una distanza di circa 1,5 – 2 metri di distanza) scambiano tramite lo smartphone dei token composti da codici univoci e creati in maniera del tutto casuale. I token vengono archiviati all’interno dello smartphone e serviranno, in caso di contagio a risalire al link epidemiologico.

Se una persona dovesse risultare positiva al tampone, infatti, l’utente può decidere di inserire il codice crittografico sui server del sistema di gestione (per questo passaggio è necessaria l’assistenza di personale sanitario) e, in questo modo, è possibile risalire al link epidemiologico del contagiato.

A questo punto, gli smartphone dei “contatti” del paziente controlleranno le informazioni inserite nel database nazionale di Immuni e, in caso di corrispondenza e di pericolo di contagio, riceveranno una “notifica di esposizione”.


I codici generati in maniera casuale dal sistema Bluetooth recitano dunque un ruolo di primaria importanza nel sistema di social tracing di Immuni. Senza di loro, infatti, sarebbe impossibile poter ricostruire il link epidemiologico di un paziente. I codici vengono scambiati tra i dispositivi di persone che entrano in qualche modo in contatto (a una distanza di qualche metro, come il range del Bluetooth Low Energy utilizzato da Immuni) e servono per risalire poi a quegli stessi dispositivi con i quali si è scambiato il token.

I codici, comunque, non consentiranno mai e poi mai di risalire all’identità di un utente. Oltre a essere generati in maniera casuale, vengono cambiati più volte nel corso di una giornata. Ciò vuol dire che il codice scambiato con un dispositivo sarà differente rispetto a quello scambiato con un altro smartphone una o due ore dopo.

L'ingegneria STEP 13



Il caso d'uso in informatica è una tecnica usata nei processi di ingegneria del software per effettuare in maniera esaustiva e non ambigua, la raccolta dei requisiti al fine di produrre software di qualità.

Essa consiste nel valutare ogni requisito focalizzandosi sugli attori che interagiscono col sistema, valutandone le varie interazioni.
Il documento dei casi d'uso individua e descrive gli scenari elementari di utilizzo del sistema da parte degli attori che si interfacciano con esso (esseri umani oppure da sistemi informativi esterni).

Un caso d'uso correttamente individuato deve avere un senso compiuto per gli attori principali (quelli che avviano il caso d'uso) nel senso che deve consentirgli di raggiungere un obiettivo per lui significativo. Una operazione di INSERT o UPDATE all'interno di un database, ad esempio, è chiaramente una operazione tecnica che non può essere considerata un caso d'uso, mentre l'inserimento o la modifica dei dati personali di un cliente possono essere considerati casi d'uso.

Il caso nel pensiero medievale STEP 12



Spinoza nega l'esistenza del caso poiché «Il mondo è un effetto necessario della natura divina,
 e non è stato fatto per caso». Infatti nella coincidenza di Dio con la Natura non esiste nulla all'infuori di Lui e se a noi, esseri dal limitato intelletto, appare diversamente è perché siamo incapaci di cogliere la mirabile armonia del tutto.

Leibniz e Bossuet sostengono che se l'uomo crede che ci siano avvenimenti che si producono per caso questo è dovuto alla contingenza della ragione umana incapace di elevarsi alla necessità del sapere divino che ha tutto organizzato ab aeterno in un'armonia prestabilita del cosmo e della storia.

David Hume conducendo la sua critica al principio di causa, arriva ad affermare che il rapporto
causa-effetto non abbia nulla di necessario nel senso che non vi è nessuna necessità che ad una
precisa causa debba necessariamente corrispondere un preciso effetto.
In realtà accade che alla constatazione che ad una causa solitamente corrisponde un effetto, ci si aspetta che ad una causa simile corrisponda l'effetto simile previsto, ma ciò non è detto che accada. Quindi il rapporto causa-effetto si traduce in uno stato d'animo soggettivo di attesa per cui al ripetersi di un determinato effetto si ritiene, senza alcuna assoluta certezza, che se ne debba verificare un altro simile e se questo avviene è dovuto al caso e non alla necessità.

Evento casuale o una conseguenza? STEP 11

Con l'avvento del nuovo anno il mondo ha dovuto affrontare, e la sta tuttora affrontando, una pandemia globale. L'Italia è stato uno dei paesi più colpiti da questa catastrofe, nonostante tutte le misure di sicurezza adottate dal governo, quali il lockdown, la chiusura di scuole e università.
Ma come siamo arrivati a tutto ciò?
Molte delle cosiddette malattie emergenti, come Ebola, Aids, influenza aviaria, influenza suina e oggi il nuovo Coronavirus, non sono eventi catastrofici casuali, ma la conseguenza del nostro impatto sugli ecosistemi naturali. L’uomo con le proprie attività ha alterato in maniera significativa i tre quarti delle terre emerse e i due terzi degli oceani.
 Molte pandemie degli ultimi decenni hanno origine nei mercati di metropoli asiatiche o africane dove si riscontra il commercio illegale o incontrollato di animali selvatici vivi, di scimmie, di pipistrelli, di carne di serpente, scaglie di pangolini, e tanti altri rettili, mammiferi e uccelli.
Si creano in questo modo pericolose opportunità per il contatto tra l’uomo e le malattie di questi organismi, offrendo il fianco allo sviluppo di vecchie e nuove zoonosi, ovvero di malattie infettive che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo.

Destino cieco STEP 10



Destino cieco, terminato nel 1981, il film è stato bloccato dalla censura polacca per motivi politici e legittimato soltanto nel 1987.

Un enigmatico urlo viene emesso dal protagonista Witek, durante un viaggio in aereo. In questo frangente, egli ripercorre ciò che ha più caratterizzato la sua vita, dall'infanzia in cui imparava a scrivere, dall'adolescenza in cui si fidanzava con la giovane Czuszka, fino ad arrivare all'età adulta, in cui abbandona gli studi di medicina in seguito alla morte del padre. A causa di quest'ultimo avvenimento, Witek decide di fuggire lontano dal suo paese e di recarsi in treno a Varsavia. Un casuale e fortuito scontro in stazione con un uomo ubriaco genererà tre differenti percorsi nella vita del protagonista. (Wikipedia)

Attese STEP 9


Attese, 1967, idropittura su tela, 81 x 65 cm. Collezione privata. Courtesy Galleria Mucciaccia


Lucio Fontana è stato un pittore, ceramista e scultore italiano, argentino di nascita, fondatore del movimento spazialista. (Wikipedia)


Nonostante i suoi tagli sulle tele sembrano essere generati da una certa casualità, in realtà sono il risultato di varie prove e tentativi, con un significato profondo. Il taglio di Fontana è il gesto che apre la luce al buio e il buio alla luce; un’ossimoro che si completa in un controverso buio luminoso che pervade l’atmosfera. Tra luce, buio e ambiente si crea un’unità, un luogo dove si scambiano le emozioni, una sorta di metafora visuale dell’Inconscio, il luogo crepuscolare dove alloggiano tutte le immagini e le emozioni della nostra vita. (libreriamo.it)

Il mito di Er STEP 8



È narrato in una delle opere più ampie di Platone, La Repubblica, in conclusione del Libro X.

Il mito narra di Er, figlio di Armenio, un soldato valoroso originario della Panfilia, morto in battaglia che, mentre stava per essere arso sul rogo funebre, si ridestò dal sonno mortale e raccontò quello che aveva visto nell'aldilà.

La sua anima appena uscita dal corpo si era unita a molte altre e camminando era arrivata in un luogo divino dove i giudici delle anime sedevano tra due coppie di abissi, una diretta in cielo e l'altra nelle profondità della terra. I giudici esaminavano le anime e ponevano sul petto dei giusti e sulle spalle dei malvagi la sentenza ordinando ai primi di salire al cielo e agli altri di andare sotterra.

Chi in vita aveva commesso ingiustizie veniva punito con una pena 10 volte superiore al male commesso, mentre le buone azioni venivano premiate nella stessa misura. Tutti i castighi inflitti erano temporanei, meno quelli riservati ai tiranni come. Quando i più malvagi, come i tiranni, tentavano di uscire dalla voragine questa emetteva una sorta di muggito ed allora venivano presi, scorticati e rigettati negli Inferi.

Le anime rimaste per sette giorni in quel luogo venivano poi costrette a camminare per quattro giorni fino a quando giungevano in vista di una specie di arcobaleno dove a un capo pendeva il fuso, simbolo del destino, posato sulle ginocchia della dea Ananke (Necessità). Il fuso aveva un contrappeso formato da otto vasi concentrici rotanti disposti uno dentro l'altro. Su ogni cerchio vi era una Sirena che emetteva il suono di una sola nota che unendosi alle altre formava un'armonia.

Le figlie di Ananke, le tre Moire, sedevano in cerchio poco distanti dalla madre: Cloto, filava e cantava il presente, Lachesi, il passato, e Atropo, "colei che non può essere dissuasa", il futuro. Un araldo presentava le anime disposte in fila a Lachesi e dopo aver preso dalle sue ginocchia un gran numero di sorti e modelli di vita procedeva al sorteggio avvertendo che ognuno sarebbe stato responsabile della sua scelta e che nessuno sarebbe stato favorito poiché anche chi avesse scelto dopo il primo avrebbe avuto dei paradigmi di vita sempre più numerosi di coloro che dovevano ancora scegliere.

Er raccontava poi come le anime commettessero degli errori nello scegliere: ad esempio un'anima che era venuta dall'alto dei cieli e che era stata virtuosa solo per abitudine e che aveva vissuto in una città ben governata, per desiderio di novità aveva scelto frettolosamente la vita di un tiranno per accorgersi poi, rimproverando la sua cattiva sorte, come questa fosse carica di dolori.
Le anime provenienti dal basso invece avevano imparato dalle loro esperienze terrene e avevano scelto con maggiore giudizio.
Dopo aver compiuto la scelta, ogni anima riceverà da Lachesi il daimon, il genio tutelare, che avrebbe sorvegliato che si compisse la vita prescelta; quindi l'anima doveva andare da Cloto a confermare il suo destino e infine da Atropo che lo rendeva immutabile.
Le anime poi s'incamminavano attraverso la deserta e calda pianura del Lete e, fermatesi per riposare sulle sponde del fiume Amelete, tutte, tranne Er, furono obbligate a bere l'acqua che dà l'oblio, e chi non era saggio ne beveva smoderatamente.
Giunta la notte, le anime stavano dormendo quando a mezzanotte un terremoto le gettò nella nuova vita assieme a Er, che, svegliatosi sulla pira funebre, poté raccontare come, conservando la memoria dell'esperienza passata, si può vivere serenamente una vita giusta e saggia in questo e nell'altro mondo.

Il mito può essere inteso come un tentativo di dimostrare la presenza contemporanea nella vita umana della libertà, del caso e della necessità. Quindi il caso non assicura una scelta felice mentre determinanti potranno essere i trascorsi dell'ultima reincarnazione. Scegliere, nella visione platonica, significa infatti essere coscienti criticamente del proprio passato per non commettere più errori e avere una vita migliore.
Le Moire renderanno poi la scelta della nuova vita immodificabile: nessuna anima, infatti, una volta operata la scelta, potrà cambiarla e la sua vita terrena sarà segnata dalla necessità.

Ogni caso STEP 7



Ogni caso

Poteva accadere.
Doveva accadere.
E’ accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.

Wislawa Szymborska

Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni, e una delle poetesse più amate dal pubblico della poesia e non solo di tutto il mondo d'oggi. (Wikipedia)

Il caso nella letteratura STEP 6



L'opera che meglio può rappresentare il concetto di caso è sicuramente l'opera più importante e influente del '300: il Decameron.

Boccaccio immagina che un gruppo di 10 ragazzi si sposti verso la campagna per sfuggire dall' epidemia di peste che colpì Firenze nel 1348.

Per occupare le prime ore pomeridiane, i ragazzi decidono di raccontare una novella ciascuno, tranne il venerdì ed il sabato, secondo precisi rituali: per esempio, l'elezione quotidiana di un re che fisserà un tema casuale per la giornata a cui tutti gli altri narratori dovranno ispirarsi nei loro racconti.

Le novelle del Decameron si basano spesso e volentieri sul contrasto tra Fortuna e Natura.
L'uomo si definisce in base a queste due forze: una esterna, la Fortuna (che lo condiziona ma che egli può volgere a proprio favore), l'altra interna, la Natura, con istinti e appetiti che deve riconoscere con intelligenza. La Fortuna nelle novelle appare spesso come evento inaspettato che sconvolge le vicende, mentre la Natura si presenta come forza primordiale la cui espressione prima è l'Amore come sentimento invincibile che domina insieme l'anima e i sensi, che sa ugualmente essere pienezza gioiosa di vita e di morte. (Wikipedia)